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Rinaldo Tinarelli

La Storia

Rinaldo Tinarelli a Monza. Gran Premio d’Italia, 16 settembre 1951

Nato da Pietro, e Giulia Pernazza in Tinarelli ad Amelia, in provincia di Terni, il 5 aprile 1902. Il maggiore dei fratelli Giuseppe e Alfredo. Fino ai primi anni Quaranta, l’attività lavorativa non è ben definita. Le prime notizie risalgono alla fine degli anni Venti, quando, trasferitosi a Milano, fu assunto dalla Peugeot Italiana, come collaudatore. Negli anni Trenta aprì un’officina in via Napo Torriani 22. Nel 1936 partì per l’Africa (andò in Etiopia, all’epoca colonia italiana), dove trascorse un periodo come autista di camion, in ambiti civili, guadagnandosi col suo impegno un attestato di benemerenza, da parte del comandante Nucleo Automezzi, presso il Battaglione Speciale Misto Genio attivo ad Addis Abeba in quegli anni. Tornato a Milano, nell’aprile 1938 con l’amico Gian Paolo Volpini, che aveva condiviso con lui “l’avventura africana”, aprì l’autorimessa-officina Bianca Maria in via Corridoni 47, dove unirono le loro capacità
nelle preparazioni delle autovetture. Nonostante si conoscessero da anni, la collaborazione lavorativa s’interruppe dopo un breve periodo, probabilmente per opinioni divergenti. Rimasero comunque intatte la stima e l’amicizia reciproche, che permisero in seguito di continuare a collaborare.
La passione per le corse lo portò a disputare la Mille Miglia dal 1929 al ’31, mentre una Lancia Aprilia (spider Colli) da lui elaborata partecipò all’edizione del 1940. Dopo la separazione da Gian Paolo Volpini nel marzo 1939, le notizie relative al suo periodo lavorativo sono pressoché nulle fino al settembre 1942, quando riprese l’attività in proprio in una nuova officina in via Carlo Foldi 1. Nel luglio 1944, si trasferì in via Savonarola, nei locali sotto le gradinate del Velodromo Vigorelli; oltre alle riparazioni auto, finita la guerra e in concomitanza con la ripresa delle attività sportive, si dedicò con passione alla preparazione e all’allestimento di vetture
speciali da competizione. Inoltre, in collaborazione (iniziata negli anni Trenta) con la Carrozzeria Colli, l’apporto tecnico dell’ingegner Arnaldo Roselli e l’amico-preparatore Gian Paolo Volpini, realizzò un discreto numero di vetture di categoria Sport, alcune per piloti amici come Giovanni Bracco e Dante Spreafico.
Nei primi anni Cinquanta, nei locali attigui all’officina, creò il reparto corse “Traguardo”, un vero e proprio club, con saletta incontri e bar, a disposizione dei soci della scuderia. Nel tempo, divenne sempre più un affermato preparatore, specialmente delle vetture Lancia, verso le quali nutriva una vera ammirazione. Interessante e con prestigiosi risultati, fu anche la gestione dell’idroplano Timossi Arno XI°, dell’ingegnere Nando Dell’Orto. Importante fu la modifica apportata alla forma degli scarichi, che incrementò la potenza, già elevata, del motore Ferrari 12 cilindri speciale – fatto approntare da Achille Castoldi, precedente e primo proprietario dell’idroplano, appositamente dalla Casa di Maranello per le gare nautiche. L’efficace miglioria, tra le numerose vittorie, contribuì a conquistare il Campionato Europeo nel 1963 e il secondo posto nel Mondiale del ’65 nella categoria Racer 900 Kg.
L’officina e la Scuderia Traguardo diventarono un abituale punto di ritrovo, una specie di salotto per clienti in buona parte proprietari di prestigiosi modelli Lancia, Maserati, Alfa Romeo, Ferrari; amici e varie personalità, sportive e non, dell’epoca, tutti accomunati dalla passione per le auto, la velocità e le competizioni.
Saltuariamente fino a metà anni Cinquanta, corse in coppia con qualche amico, riprovando il piacere delle corse su strada di lunga percorrenza, Giro di Sicilia, e Mille Miglia che amava particolarmente. Purtroppo, uno sfratto per esproprio comunale, pose fine al bel periodo, e rimase solo l’officina, che nel gennaio del 1964 venne trasferita in via Marghera 12, dove, data la comprovata competenza, divenne un “Servizio Autorizzato Maserati”, grazie all’esperienza tecnica dimostrata in più occasioni.
A causa delle non buone condizioni di salute che lo costrinsero a lasciare l’attività, dal 1974 l’officina fu rilevata e condotta dal figlio Gian Piero fino al luglio 1996.
Scomparso all’età di settantatré anni a Milano il 4 ottobre 1975, Rinaldo Tinarelli riposa nella sua amata Amelia.

Rinaldo Tinarelli e la 1000 Miglia

III^ Coppa delle 1000 Miglia 1929

Nel numero 27 del 7 luglio 1929 del R.A.C.I., viene pubblicato a pagina 10, l’elenco delle licenze internazionali rilasciate dalla Commissione Sportiva del Reale Automobile Club d’Italia dal 9 aprile al 20 giugno dello stesso anno.
Tinarelli Rinaldo, domiciliato a Milano in via Umbria n. 32, consegue la doppia licenza:
Licenza di concorrente n° 148
Licenza di conduttore n° 240
Può quindi partecipare alle gare automobilistiche internazionali sia come pilota per altra squadra, sia come concorrente con proprie vetture iscritte.
L’aspetto interessante è che nella stessa sessione, conseguono le licenze anche nomi che diventeranno famosissimi nel mondo dell’automobilismo sportivo, come ad esempio: Munaron Raniero eCarraroli Guglielmo di Torino, Bucci Piero di Senigallia, Mazzotti conte cav. Franco e Maggi conte Aymo di Brescia, Brivio marchese Antonio di Milano, Biondetti Clemente di Marina di Pietrasanta (Lucca), Mercanti gr. Uff. Arturo e Aylmer Mimì
di Milano, Morandi Giuseppe e Rosa Archimede di Brescia.
Nel frattempo, il 12 marzo del 1929, Rinaldi Tinarelli invia al Reale automobile Club di Brescia e alla Gazzetta dello Sport, la domanda di partecipazione alla III^ Coppa delle 1000 Miglia prevista per il 13 e 14 aprile 1929. Con lui dovrebbe gareggiare anche Marinoni Virgilio di Milano che consegue solo la licenza di conduttore nella medesima sessione di Rinaldo con il n° 243. L’iscrizione prevede la partecipazione con una Peugeot 4c.
Ed arriviamo alla gara.
Nelle foto seguenti, le fotografie allegate alla scheda di partecipazione e la scheda stessa (Fonte Museo 1000 Miglia Brescia)

Rinaldo Tinarelli nelle cronache delle 1000 miglia

14 aprile 1929 – Corriere della Sera – pag. 4
La velocissima disputa della III Coppa delle Mille Miglia
Brescia, 13 aprile, matt.

(…) Il primo “via” avviene puntualmente alle 11 con la prima macchina delle piccole cilindrate (sino a 1100
cmc.) All’avvertimento del cronometrista e all’ordine del comm. Dugnani il motore lancia un urlo di gioia e
di saluto e la macchina scatta fra nuvole di fumo e spruzzate d’acqua e di fango. Poi le altre si susseguono a
intervalli di tre minuti. Molta curiosità sollevano Tinarelli e Marinoni stretti in una minuscola Peugeot, col
motore già noto di soli 750 cmc. di cilindrata ma nuovissima nello chassis e nella carrozzeria. Come
potranno questi animosi compiere fra tanto fango e tanta pioggia mille miglia su simile giocattolo? (…)

Emilio De Martino

Ordine di partenza: N. 9 Tinarelli-Marinoni (Peugeot 1100) alle ore 11.24 (…)

Borzacchini in testa a Roma si ritira lasciando primo Campari
(Passaggio a Roma)

(…)Tinarelli, 21.56’ in 10.32’; (…)
15 aprile 1929 – Corriere della Sera – pag. 1-2
LA COPPA DELLE “MILLE MIGLIA”
Campari primo a Brescia a “novanta” di media.
Prova superba di uomini, di macchine e d’organizzazione. Il successo che si rinnova.
Brescia, 14 aprile, notte.

(…)Fra gli arrivati, c’è Trucco ,uno dei pionieri dell’automobilismo, ancora oggi sulla breccia, in queste superbe realizzazioni di un lavoro che lui stesso ha iniziato. C’è Mercati reduce da molti incidenti fra cui uno all’alimentazione per cui fu costretto a fermarsi ogni dieci chilometri a pompar benzina. Tinarelli che ha avuto il coraggio con Marinoni di compiere il percorso a bordo della minuscola e valida Peugeot, di cilindrata motociclistica per la rottura del serbatoio a Gubbio, è stato costretto ad alimentare il motore per un lungo tratto a mezzo di bottiglie di benzina.

Emilio De Martino

La classifica assoluta
(…) 41. Tinarelli-Marinoni (Peugeot) 30.58’5”2/5; 42 (…)

La classifica per categoria
(…)10. Tinarelli-Marinoni

14 aprile 1929 – La Stampa – pag. 2
SPORT
Ottanta macchine divorano le strade d’Italia

Il brillante inizio delle “Mille Miglia” da Brescia a Bologna a 127 all’ora: a Roma in ore 6.22’55”
alla media oraria di 92 chilometri – Emozionante duello tra Borzacchini e Campari –
L’abbandono di Brilli Peri che filava a 150 all’ora – Donna Avanzo si ritira per un guasto – La
bella battaglia nella notte fonda

(…)
La partenza

Il primo concorrente della classe 1100 cmc. Rossi, su Fiat 509, parte alle 11 precise: starter è il
comm. Dugnani, Segretario federale di Brescia, e cronometrista il cav. uff. Massara. Egli è subito seguito da
Fagioli su Salmson, il favorito della classe che si apprende poi a Montichiari era già in testa a tutti. Seguono
gli altri a 3 minuti di distanza l’uno dall’altro; in totale sono partiti 22 concorrenti della classe 1100.
Particolarmente applaudito è stato il bresciano Dugnani, fratello del Segretario federale. Oggetto di
curiosità è stata una vettura francese di soli 750 cmc. di cilindrata, bassa e camuffata da corsa. Il guidatore
Tinarelli ci assicura di poter compiere 1700 chilometri, a 60 all’ora.

IV^ Coppa delle 1000 Miglia 1930

L’auto Italiana

14 aprile 1930 – Corriere della Sera – pag. 1

La “Mille Miglia” vinta da Nuvolari a oltre cento all’ora di media Varzi secondo e Campari terzo – I Tedeschi al sesto posto – La nuova grande prova dell’automobilismo italiano in campo tecnico e organizzativo.

Brescia, 13 aprile, notte.
(..)

Emilio De Martino

Classifica generale
(…) 64. Clerici- Tinarelli (Citroen) 25.45’57” (…)
Le classifiche per categorie e i premi
(…) e Classifica macchine utilitari(…)9. Clerici Tinarelli (Citroen) 25.45’57”4/5 (…)

Le classifiche per squadre
(…); 4. Citroen: in 79.39’47” (Clerici-Tinarelli, Rubioli-Bernardi, Terziani-Femminini). (…)

V^ Coppa delle 1000 Miglia 1931

12 aprile 1931 – Corriere della Sera – pag. 4

L’emozionante competizione tra le vetture italiane e tedesche
Sulle strade della “Mille Miglia” a tempo di “record”. La centuria dei partenti

Brescia, 11 aprile, notte.
(…)

Dalle “1100” alle vetture chiuse.

Dopo le 24 macchine utilitarie, alle 13.41’ cominciano a prendere il via quelle della categoria 1100. Sono le vetture più piccole, le sbarazzine della compagnia. Le più graziose sono quelle di Tinarelli-Volpini, una minuscola 5 HP Peugeot carrozzata con civetteria e anche con pretese di macchina da gran corsa, e quella di Trevisan e dell’inglese Goodacre, una Austin con compressore che urla come un piccolo cane a cui abbiano pestato la coda. Un serbatoio grandioso in netto contrasto con le proporzioni della macchina ce l’ha Tibidà. Le più prepotenti come voci di motori sono le due Maserati di Tufanelli-Bertocchi e CorsiMarzotti, che hanno il compressore e dovrebbero essere indubbiamente le più veloci del lotto.

Emilio De Martino

Mille Miglia 1952

4 maggio – Franco Cornacchia/Rinaldo Tinarelli
Ferrari 212 MM (Export) Berlinetta Vignale – 20°assoluti/3°GT+2.0

Indimenticabile, l’aneddoto della Mille Miglia del 1952 corsa con l’amico Franco Cornacchia, all’epoca
importante e noto concessionario Ferrari a Milano. Al traguardo di Brescia erano attesi dai familiari
che, dopo aver aspettato invano il loro arrivo, decisero di ritornare a casa a Milano in attesa di notizie,
soprattutto perché non erano stati segnalati incidenti sul percorso. Infatti, una volta rientrati, in serata
la moglie di Tinarelli ricevette una telefonata da Corrado Millanta (giornalista e fotografo della
Gazzetta dello Sport), che le confermò l’arrivo dei due piloti a Brescia, spiegando che avevano ritardato
perché si erano fermati a mangiare. I familiari increduli, se avessero potuto, li avrebbero strozzati!
Difatti, con la sosta compromisero la buona posizione in classifica generale e quella di categoria, dove
si piazzarono soltanto al terzo posto. Peccato, che da buongustai quali erano, decisero di soddisfare il
palato a scapito della gara, dimostrando a modo loro che la cosa più importante non era vincere ma
divertirsi. L’esternazione milanese: Due p..rla! Accompagna l’episodio a chi lo ricorda.

Mille Miglia 1956

30 aprile – 1 mggio 1956 – Corriere d’Informazione– pagina 1

Cinque morti e 15 feriti sulle strade della Mille Miglia A Lonato l’auto di Giacobi ha ucciso due spettatori – Mortali sciagure ai piloti Berney e Piwko – Cecchini ha investito e ucciso un uomo a Pescara


Brescia, 30 aprile, matt.
(…) Al km. 43 della Cassia si è fermato, per avaria, il concorrente della “Mille Miglia” Tinarelli, di Milano. La
macchina è stata rimorchiata a Capranica. (…)

Mille Miglia 2019

N° di gara:148
Equipaggio: Maria Gaburri (I) – Benedetta Gerosa (I)
Vettura: Ermini Tinarelli 1100 Sport
Anno vettura: 1948
Ermini Tinarelli 1100 Sport – 1948
Motore Anteriore, 4 cilindri in linea, basamento in ghisa Fiat 1100 (508c), testa Ermini in alluminio Alesaggio e corsa 68×75 mm – Cilindrata 1089 cc – Potenza massima 82 CV a 6200 giri al minuto Distribuzione a due alberi a camme in testa – Alimentazione con due carburatori doppio corpo verticali Weber 32 DCF – Accensione singola, spinterogeno Magneti Marelli SL74DAS-12V.
Trasmissione Trazione posteriore – Cambio manuale a 4 marce più retromarcia (3a e 4a sincronizzate) Frizione monodisco a secco – Cerchi Borrani, a raggi – Pneumatici 5.20-14.
Telaio Tubolare a sezione tonda con crociera centrale di irrigidimento, realizzato dalla ditta Gilco.
Sospensioni Anteriori a ruote indipendenti con triangoli inferiori, bracci oscillanti superiori, molle
elicoidali ed ammortizzatori idraulici a bagno d’olio in elementi cilindrici verticali (Fiat 508c) fissati al telaio.
Posteriori a ponte rigido con balestre longitudinali, ammortizzatori idraulici telescopici.
Freni Idraulici a tamburo, anteriori derivazione Fiat 1500, posteriori Fiat 1100.
Caratteristiche Carrozzeria biposto aperta in alluminio tipo “siluro” con parafanghi motociclistici,
guida sinistra, realizzata dallo specialista Rocco Motto (via Bardonecchia n. 101 – Torino).
Nel 1952, la Carrozzeria Motto adeguò la vettura al nuovo regolamento della categoria Sport con parafanghi uniti alla carrozzeria. Inoltre furono modificati il musetto, con una presa d’aria ampliata per migliorare il raffreddamento del motore; la protuberanza sul cofano motore (presa d’aria per i carburatori), meno pronunciata e più aerodinamica; la parte centrale, sopra la plancia, abbassata e livellata, con parabrezza unico; la coda, leggermente accorciata e arrotondata diede una miglior estetica alla vettura. Infine venne verniciata in colore Rosso Etna.
Una miglioria tecnica fu la sostituzione dell’impianto di scarico, portato a vista sul fianco sinistro.
Dimensioni e peso Passo 2170 mm Carreggiata anteriore 1285 mm Carreggiata posteriore 1270 mm
Lunghezza 3460 mm Larghezza 1410 mm Altezza 800 mm Peso 600 kg.
Autotelaio Assemblato da Tinarelli con motore Fiat, carrozzato da Guido Tafani (Firenze). Nel 1950 è stato sostituito il motore con un: Fiat-Ermini. Fonte Eugenio Ercoli, Registro Storico Ermini – Firenze.
Targhe MI 116856 – Dal gennaio 1956: PT 16522


Palmares vettura:


1950
16 aprile Firenze-Fiesole – salita 5,350 km 172 Aldo Benedetti 6°ass. 5°cl.
23 aprile Mille Miglia 531 A. Benedetti/F. ButticeRit.
14 maggio Parma-Poggio di Berceto – salita 50,5 km 22 Aldo Benedetti 4°ass.
04 giugno Coppa della Toscana – (Livorno-Livorno) 680 km 1132 A. Benedetti/F. Buttice18°ass. 8°cl.
6h38’32”
29 giugno Giro dell’Umbria – 390 km Aldo Benedetti 4°cl.
18 luglio Coppa della Montagna Pistoiese Aldo Benedetti Rit.
20 agosto Circuito di Senigallia Aldo Benedetti 6°ass. 2°cl. 5 giri in 1h05’56″2
03 settembre Gran Criterium 1100, Coppa D. Spreafico – Monza Aldo Benedetti Rit.
17 settembre Bologna-Passo della Raticosa – salita 43,2 km 22 Aldo Benedetti 7°cl.

1951
22 aprile Firenze-Fiesole 144 Aldo Benedetti Rit.
03 giugno Coppa della Toscana – (Firenze-Firenze) 680 km 1225 A. Benedetti/A. Corsini 5°cl.
12 agosto Circuito di Senigallia Aldo Benedetti 8°cl. 14 su 15 giri
16 settembre Gran Premio Vetturette – Monza Aldo Benedetti Rit.
23 settembre Massarosa-Monte Quiesa – salita 5,5 km Aldo Benedetti 3°ass. 2°cl.

1952
20 aprile Firenze-Fiesole – salita 5,350 km 118 Antonio Consolazio4°ass. 2°cl.
3/4 maggio Mille Miglia 419 A. Consolazio/A. Valente Rit.
01 giugno Coppa della Toscana 1216 A. Consolazio/A. Valente Rit.
06 luglio Coppa della Consuma (FI) – salita 12,5 km 152 Antonio Consolazio10°ass. 5°cl.

1954
18 luglio Coppa della Consuma – salita 12,5 km 92 Alessandro Cellini 28°ass. 4°cl.
24 ottobre Firenze-Siena – 70 km 138 Alessandro Cellini 40°ass. 7°cl.

1955
05 giugno Circuito del Mugello – Scarperia (FI) 78 Alessandro Cellini 23°ass. 7°cl. 12 su 15 giri – 29° in
griglia

Mille Miglia 1950: Benedetti e Buttice passano ad Ancona

A. Consolazio alla Firenze-Fiesole del 1952. La vettura con la nuova carrozzeria

Mille Miglia 2001

2^ Coppa Franco Mazzotti

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